LA CITTA' DEI SOGNI E I SOGNI DI UNA CITTA'
James M. Bradburne
Questa mostra narra la storia di un architetto, della sua città e dei suoi libri per bambini. L’architetto è Otto Prutscher, la città è Vienna, chiamata anche “la città dei sogni”, e questa è la mostra degli oltre 140 libri per bambini raccolti da Otto Prutscher nei primi decenni del XX secolo. Otto Prutscher (1880-1949) non è stato solo un architetto, ma anche un designer, un allestitore, un insegnante e un membro della maggior parte degli importanti movimenti artistici e artigianali del primo Novecento, dalla Secessione viennese al Werkbund. Prutscher studiò alla Scuola di Arti e Mestieri di Vienna e fu allievo di Josef Hoffmann e del pittore Franz Matsch. Prutscher fu davvero molte cose, ma stranamente non un collezionista di libri. Molti libri li acquistò, ma altrettanti gli furono regalati da amici, spesso per le due figlie. I suoi libri riflettono, quindi, non solo i suoi interessi personali, ma anche quelli dei suoi sodali e delle sue figlie. Prutscher era prima di tutto viennese e la sua vita è inseparabile da quella della città. Infatti, anche quando fu minacciato dai nazisti prima della Seconda Guerra Mondiale, non riuscì mai ad abbandonare la sua Vienna, anche nonostante avesse chiesto e ottenuto un visto per la Bolivia. Insieme, la sua vita, il suo lavoro e i suoi libri formano una danza – forse un valzer del suo amato Johann Strauss – attraverso il tempo e lo spazio dei primi decenni del XX secolo. Sono due, dunque, le storie da raccontare: quella di Vienna e quella di Prutscher. Nessuna delle due può essere raccontata o compresa in assenza dell’altra. Racconteremo dapprima la storia di Vienna in quanto capitale culturale e politica del mondo occidentale che nel 1908 festeggiò con orgoglio il sessantesimo giubileo del monarca più longevo d’Europa, per poi vedere distrutto il Duplice Impero nella Prima Guerra Mondiale. Rinata brevemente come esperimento utopico socialista, resistette solo per essere occupata dai nazisti di Hitler nel 1938. Racconteremo, poi, la storia di Otto Prutscher, il più giovane professore della Kunstgewerbeschule, amico di Klimt, Hoffmann, Kokoschka e Teschner, un talento precoce con una moglie brillante e due splendide figlie, un architetto e designer che ha plasmato il tessuto architettonico della città che amava in ogni suo dettaglio, a partire da vetri, tessuti e libri, fino a negozi, farmacie, monumenti e progetti abitativi. Vienna è Vienna grazie a Otto Prutscher e Otto Prutscher è Otto Prutscher grazie a Vienna. Dire Otto Prutscher è dire Vienna. Cosa possiamo imparare sulla Vienna di Otto Prutscher dai suoi libri?
La vita culturale di Vienna è sempre stata un arazzo, intessuto di musica, letteratura, arti e architettura, in cui ogni stagione ha una propria distintiva trama. Negli ultimi decenni del XIX secolo quello teso da Gustav Klimt è sicuramente un filo dorato e parimenti aureo è quello di Johann Strauss. Nei primi decenni del XX secolo emergono poi Josef Hoffmann, Koloman Moser, Arnold Schönberg, Ludwig Wittgenstein, Adolf Loos e Karl Kraus, che rimane un protagonista costante e in vista nel contesto della vita intellettuale di Vienna fino alla sua morte nel 1936. Dopo la Prima Guerra Mondiale entrano in scena Robert Musil, Stefan Zweig, Oskar Strnad e Richard Teschner. [...]
Il saggio prosegue nel catalogo: La Collezione Prutscher di libri viennesi per bambini. Un filo d’oro. 1900-1938
stampato dall'editore CORRAINI
Il catalogo è possibile acquistarlo ON-LINE https://corraini.com/it/un-filo-d-oro.html, presso le librerie e alla Bottega Brera, il design and bookshop, accessibile direttamente dal cortile d’onore del Palazzo di Brera, via Brera 28, Milano.