Lo scaffale di Otto

I libri qui esposti erano i riferimenti chiave a cui Otto Prutscher tornò continuamente per tutta la vita per trovare nuova ispirazione: L’arte dell’intaglio dello stencil giapponese (1892), testimonianza della Parigi nipponica che visitò per la prima volta da studente negli anni Novanta dell’Ottocento; Forme artistiche della natura di Hans Haeckel (1904), un glossario visivo di motivi geometrici e meraviglie naturali; Fiori, frutti e fogliame scelto dell’isola di Giava (1880), una macchina del tempo verso il misterioso e l’esotico; e Le miniature indiane presso il Castello di Schönbrunn (1923) di Josef Strzygowski per un incontro ravvicinato con l’Oriente.