IL PERCORSO DEI PRUTSCHER DA VIENNA A MILANO

Beba Restelli

Nata a Vienna, sono cresciuta a Como, città sul lago, tra il verde, il blu e le luci “patriottiche” del faro di San Maurizio che di sera entravano in camera a farmi compagnia. Vivevo in una casa liberty, costruita dal nonno paterno Carlo, circondata da mobili e oggetti progettati dal nonno austriaco Otto Prutscher, e da libri e opere create dai suoi amici artisti. Otto, figlio di un ebanista e architetto, fin da giovanissimo, nella Vienna secessionista, diventa professore alla Scuola di Arti Grafiche e poi alla Kunstgewerbeschule, oggi Università delle Arti Applicate.
Mia mamma Ilse aveva ricevuto molte cose in dono dai suoi genitori, che abitavano a Vienna. Ricordo il soggiorno con il mobile-bar, la biblioteca dal ripiano-scrivania apribile che usava mio papà; la sala da pranzo con le stampe giapponesi, acquistate a Parigi da Otto studente, risparmiando sul cibo. Il tinello, accanto alla piccola cucina dove si mangiava abitualmente, e la mia cameretta, tutta rosa, li aveva fatti fare il nonno Carlo in fabbrica (che però produceva tessuti per ombrelli…).
I libri per bambini di Otto, Ilse e zia Helly, di undici anni maggiore della mamma, sono stati tra i primi ad arrivare a Como; poi, con la morte del nonno nel 1949, e la chiusura di casa e studio, sono arrivati tutti gli altri. Molti mi hanno accompagnato per la vita. E sono proprio i libri il filo conduttore, il fil rouge, della storia della mia famiglia materna: hanno viaggiato di casa in casa tra Vienna, Como e Milano per approdare infine a Brera, nella Biblioteca Nazionale Braidense, in una casa definitiva, stabile e accogliente, che li accudisce e mette in mostra, a disposizione di lettori e studiosi, anche online. D’ora in avanti abiteranno in un luogo privilegiato, a loro familiare, fondato dalla conterranea Maria Teresa d’Austria nel 1786. Questa consapevolezza ha alleggerito il distacco. Negli ultimi giorni, prima di consegnare i libri alla Braidense, non ho fatto altro che fotografarli: schiena rotta e occhi arrossati, ma contenta di aver dato loro un addio costruttivo. E qui vorrei tanto ringraziare il direttore, James M. Bradburne, che da subito ha dimostrato tutto il suo interesse e la sua passione.

Mamma mi raccontava che ogni tanto, nel cuore della notte, si alzava per ammirare le belle illustrazioni e stare un po’ in loro compagnia (quanto le deve essere mancata la sua famiglia, gli amici, la Vienna che da ragazzina di soli quattordici anni, nel ’38, dovette abbandonare insieme alla sorella, per sicurezza…). Spesso desiderava rivederli con me: da quelli che era solita mostrarmi da bambina, a quelli che negli anni non ci siamo mai stancate di sfogliare, per la loro eccellente qualità grafica ed espressiva. Nel Wenn ich in mein Gärtchen geh [Quando vado nel mio giardinetto], illustrato da Arthur Rackham, la Bibabannenfrau, la streghetta dal mantello rosso a cavallo della scopa, era il suo personaggio preferito, l’unico con una pagina staccata e strappata. Quel volume apparteneva a Helly – è contrassegnato dal suo ex libris – e immagino che la zia, grande amante dei libri, non lo abbia più lasciato nelle sue manine per evitare che glielo rovinasse del tutto. Forse è un’ulteriore ragione della passione di mia mamma per i libri illustrati da Rackham. Un altro dei suoi preferiti era Peterchens Mondfahrt [Il viaggio del piccolo Peter sulla luna]: quanto ho sognato quel volo verso la luna dei fratellini Peter e Anneliese insieme al maggiolino Sumsemann e il loro avventuroso viaggio in slitta lungo la Via Lattea… Alcune pagine Ilse le aveva perfino un po’ colorate! Per non parlare del tanto amato e prezioso Neues Wilhelm Bu- sch Album [Il nuovo album di Wilhelm Busch], acquistato da Otto, con le storie dei terribili fratelli Max e Moritz. Ilse privilegiava le vignette con il bambino ancora in fasce che strillava disperato (perché nel fasciarlo erano rimaste impigliate le forbici), canticchiando la filastrocca con la risoluzione del caso. Il finale era diventato il leitmotiv della famiglia: Und Willi bald befreit lacht laut vor lauter heiterkeit [E Willi alfin liberato ride forte tutto allegro]. [...]


Il saggio prosegue nel catalogo: La Collezione Prutscher di libri viennesi per bambini. Un filo d’oro. 1900-1938

stampato dall'editore CORRAINI 

Il catalogo è possibile acquistarlo ON-LINE https://corraini.com/it/un-filo-d-oro.html, presso le librerie e alla Bottega Brera, il design and bookshop, accessibile direttamente dal cortile d’onore del Palazzo di Brera, via Brera 28, Milano.