Progettare il dettaglio e l'insieme
1. Un Capodanno le studentesse della Kunstgewerbeschule regalarono
al professor Otto Prutscher una cartolina che era in realtà un frammento di carta vetrata. Sul retro si legge “Radicale. La migliore carta igienica del mondo. Ancora esente da imposte. Prodotta con la polvere dei campi di diamanti dell’Africa. Molto amata a corte”. Intorno alla dedica si distinguono una scena teatrale, candele accese, alcune sedie e le cifre 666, schizzi che secondo la nipote di Otto Prutscher,
Beba Restelli, il nonno aveva eseguito sovrappensiero. La cartolina testimonia il giocoso legame che il Professor Prutscher instaurò con le sue allieve.
2. L’incarico presso la Scuola di Arti Applicate e l’affiliazione alle Wiener Werkstätte valsero a Otto Prutscher numerose commissioni. Nel 1907 insieme al vetraio Lötz sperimentò l’uso del cosiddetto Perlglas. Nel 1908 espose alla Kunstschau, uno dei festeggiamenti per il 60° anniversario del regno dell’imperatore Francesco Giuseppe, per la quale progettò la Stanza per un appassionato d’arte.
Dal 1909 lavorò come libero professionista per le Deutsche Werkstätte di Hellerau, a pochi chilometri dal Bauhaus.
Nel 1911 progettò gli interni della farmacia Zum goldenen Adler sulla Ringstraße di Vienna, l’ampia passeggiata che circonda tutt’ora il centro della città.