Piccini e preziosi

1. La Vienna di fine Ottocento era una città straordinariamente cosmopolita, con una popolazione eterogenea proveniente dalle terre della corona asburgica.
Nei caffè e negli incontri privati si parlavano più lingue. Destavano scandalo le opere teatrali come Reigen di Arthur Schnitzler, i dipinti apertamente erotici di Klimt e gli esperimenti musicali di Schönberg. L’editoria fioriva. Particolarmente apprezzati erano i libri di piccolo formato, preziosi, spesso quadrati e finemente illustrati degli editori viennesi Gerlach & Wiedling, Anton Schroll, Arthur Wolf e Karl König, numerosi esempi dei quali figurano nella collezione di Otto Prutscher.
2. L’incisore e fotografo prussiano Martin Peter Gerlach (1846-1918) si trasferì a Vienna da Berlino alla fine del 1860 e insieme al socio Ferdinand Schenk, fondò la Gerlach & Schenk, specializzata in autoproduzioni di fotografie di paesaggio. Subentrato a Schenk un nuovo socio, nel 1901 la casa editrice assunse il nome con il quale divenne poi nota, Gerlach & Wiedling. In collaborazione con gli artisti più prominenti della Secessione, Gerlach curò volumi grafici illustrati da Joseph August Lux, Koloman Moser, Carl Otto Czeschka, Gustav Klimt, Lefler Urban, Ignatius Taschner, spesso curati da Hans Fraungruber. Nota divenne soprattutto la collana Gerlachs Jugendbücherei dedicata alle fiabe e ai racconti per bambini e adolescenti in formato quadrato, finemente rilegati e illustrati in stile liberty, di cui in questa teca sono contenuti numerosi esempi.