I PARADOSSI DI UN TEMPO TRASCORSO

James M. Bradburne

Il verbo leggere non regge l’imperativo. Un’avversione che condivide con pochi altri: il verbo “amare”... il verbo “sognare”...

Daniel Pennac, Come un romanzo

La generosa donazione della collezione di libri per bambini di Otto, di sua moglie Helene e delle sue figlie Helly e Ilse Prutscher da parte della nipote di Otto Prutscher, Beba Restelli, pone alcuni interessanti quesiti rispetto alla sua natura, alla sua catalogazione e alla sua esposizione. In primo luogo, non si tratta di una collezione, nel senso che non è stata assemblata con una visione o un intento specifici. In secondo luogo, non comprende solo libri, ma anche leporelli, cartoline, disegni, bozze di stampa e curiosa. In terzo luogo, almeno dal punto di vista del contenuto, non è costituita in gran parte da libri scritti esclusivamente per bambini. Come possiamo quindi comprendere questa collezione o, come notioramente Alan Bennett fece dire ad Anthony Blunt a proposito della Royal Collection, questo “accumulo”?

Innanzitutto, la collezione. Perché certi libri finiscono per incontrarsi? Le ragioni sono disparate e al centro di queste vi è sicuramente la serendipità. Molti anni fa, mi imbattei in una libreria organizzata in modo caotico a Vancouver, in Canada, ed ebbi modo di discutere con il proprietario di come tanti libri fossero finiti nel suo disordinato negozio. “La West Coast è sempre stata una sorta di rifugio”, mi disse, “e per molti i libri erano l’unica cosa che potevano portare con sé quando lasciavano l’Europa: tutto il resto era soggetto a sequestro o furto”. I libri sono stati il materiale di scarto degli innumerevoli rifugiati del XX secolo. Aggirandomi tra gli scaffali e le pile di libri, percepii immediatamente la presenza dei collezionisti. Una collezione completa di Lafcadio Hearn, una prima edizione di The Unknown Craftsman di Bernard Leach, le prime grammatiche della lingua giapponese – non si trattava di singoli acquisti, ma di mirate acquisizioni per una collezione. Il mio pensiero andò subito ai miei scaffali, raggruppati per interesse e ossessione. Altri tre scaffali contenevano le prime edizioni della Golden Dawn, della teosofia, dell’alchimia, del mesmerismo, della stregoneria e della magia, tutte in tedesco, chiaramente raccolte dalla stessa mente. Quindi era così che si doveva procedere: corridoio dopo corridoio, argomento dopo argomento, interesse dopo interesse, ossessione dopo ossessione. Le migliaia di libri che all’inizio erano sembrati un’accozzaglia caotica, ora venivano messi a fuoco e diventavano non 150.000 libri singoli, ma forse un migliaio di ben identificate biblioteche, ognuna assemblata con amore da qualcuno nel corso della propria vita, ognuna con la sua logica interna, ognuna con la sua storia e ognuna attorniata da una cortina di mistero o di tragedia che spiega- va il motivo per cui i libri erano giunti in quel preciso luogo ai confini del mondo, dove l’oceano Pacifico lambisce la costa canadese. Nella maggior parte dei casi, i libri vengono collezionati attivamente e riflettono gli interessi e le inclinazioni del collezionista, che possono cambiare drasticamente nel tempo in base alle circostanze personali e professionali. Tuttavia, una collezione non è una biblioteca, poiché l’utente raramente ha bisogno di un catalogo per trovare i propri libri. Inoltre, l’organizzazione di una collezione privata è spesso molto personale, stratificata sulla base di una storia biografica, della serendipità e, non di rado, della disattenzione. In una collezione di questo tipo, di solito i libri hanno un ordine, che naturalmente può variare: possono essere raggruppati per argomento, per anno di acquisizione, per costrizioni spaziali, persino, nel caso di mio zio, per colore. L’ordine dei libri sugli scaffali può assumere un’importanza fondamentale, come nel caso della biblioteca di Aby Warburg. [...]

Il saggio prosegue nel catalogo: La Collezione Prutscher di libri viennesi per bambini. Un filo d’oro. 1900-1938

stampato dall'editore CORRAINI 

Il catalogo è possibile acquistarlo ON-LINE https://corraini.com/it/un-filo-d-oro.html, presso le librerie e alla Bottega Brera, il design and bookshop, accessibile direttamente dal cortile d’onore del Palazzo di Brera, via Brera 28, Milano.